In Molise, così come nella maggior parte di Italia, il Diritto allo studio (garantito dalla Costituzione) resta un miraggio, un nobile principio che ormai non trova più garanzie in un contesto che ha visto la morte del welfare studentesco ( e sociale in senso lato).
Gli idonei non beneficiari nella nostra regione hanno raggiunto il 65% circa (in ascesa), ma tale percentuale è ben lungi dalla copertura totale (garantita in regioni “virtuose”). Così come avvenuto negli anni passati, anche per questo è stato previsto un finanziamento straordinario (350 mila euro) e successivo che dovrebbe ampliare la fascia di beneficiari.
Come Collettivo 2k8 riteniamo, tuttavia, che la tutela e promozione del dsu necessiti di una politica attenta e lungimirante, che non si fondi su annunci e stanziamenti non presenti al bilancio preventivo.
Se da un lato, come sempre fatto in questi anni, chiediamo maggiori fondi, dall’altro rimarchiamo come non si possa dar vita ad alcun welfare studentesco senza un impianto normativo aggiornato.
La legge regionale attuale sul diritto allo studio risale al 1995. E’ obsoleta e non considera i vari servizi computati nei LEP (Livelli Essenziali delle Prestazioni – D. Lgs. 68/2012): servizi abitativi, di ristorazione, di orientamento e tutorato, attività a tempo parziale, trasporti, assistenza sanitaria, accesso alla cultura, servizi per la mobilità internazionale, materiale didattico.
Pertanto l’attuale legge regionale molisana prefigura un diritto allo studio del tutto inadeguato a soddisfare le esigenze degli studenti. Le criticità sotto questo aspetto sono molteplici: basti pensare alla casa dello studente che non è gestita dall’ESU, all’assenza di mense universitarie vere e proprie (il servizio ristorazione è infatti espletato solo da locali convenzionati), alla copertura parziale delle borse di studio e all’assenza di agevolazioni sui trasporti destinate agli studenti. Rivendichiamo le nostre proposte in materia normativa presentate a seguito dei tavoli tecnici tenuti nei mesi scorsi con l’assessorato . Come Collettivo studentesco chiediamo l’approvazione di una nuova legge regionale sul diritto allo studio universitario che:
1) garantisca la copertura totale delle borse di studio
2) preveda l’erogazione di una borsa servizi che contempli, tra le altre cose, un posto alloggio in una delle residenze universitarie e un contributo economico erogato direttamente pari a 1600 euro
3)la creazione di una vera mensa universitaria che garantisca un servizio ristorazione funzionale alle necessità degli studenti
4) una ridefinizione di studente fuori sede: tale deve essere considerato qualunque iscritto all’Ateneo molisano che presenti un contratto di locazione
5) una carta servizi universitaria
6) il potenziamento del servizio librario
7) una riduzione del costo dei trasporti per gli studenti universitari
8) una maggiore trasparenza nella gestione dell’Ente per il diritto allo Studio Universitario del Molise (ESU).
Per quanto concerne la borsa servizi, tale tipologia di erogazione è gia presente in alcune regioni con ottimi risultati. Il proposito è quello di demonetizzare la borsa di studio, facendo si che le risorse devolute ai beneficiari restino nel circuito del welfare studentesco, ossia siano indirizzate direttamente per i servizi di cui ha necessità uno studente universitario. Attualmente, infatti, la borsa di studio è suddivisa in più tranches nell’arco di una anno, ciò non permette allo studente di usufruire fin da subito della somma necessaria a garantirsi gli studi. Al contrario, erogando i servizi dovuti (in sostituzione del corrispettivo in denaro)lo studente beneficia fin da subito della borsa servizi. In tal modo si renderebbe il sistema molto più efficiente e, conseguentemente, si amplierebbe la percentuale di copertura . Per poter rendere davvero funzionale tale borsa servizi , tuttavia, è necessario rimodulare completamente il terziario dei servizi in regione (spesso deficitario, es.trasporti) per poter, nel lungo termine, render concreto quel welfare studentesco rivendicato con forza dal Collettivo 2kappa8 e dagli universitari.
Gli studenti non possono più attendere.